Localepurge
Avete presente che, appena avviato il cd di Ubuntu per l'installazione, avete la possibilità di scegliere l'italiano tra moltissime altre lingue? Ecco, eccetto l'inglese, credo che nessuno di voi voglia mai vedere la propria distro parlare in lituano, cinese o giapponese. Allora installiamo Localepurge:
sudo apt-get install localepurge
In fase di installazione dovrebbe partire la schermata che vi mostro poco sotto, altrimenti avviamolo con i permessi di amministratore
sudo localepurge
A questo punto avrete una schermata del genere (ma completamente in italiano), in cui dovrete selezionare con la barra spaziatrice (tasto SPACE) solo i pacchetti delle lingue che VOLETE CONSERVARE. Tutti gli altri andranno rimossi! Per salvare solo la lingua italiana selezionate il pacchetto " it " e il pacchetto " it_IT ". Se volete tenere l'inglese (sulla mia Lubuntu Smart Edition ho fatto così ) tenete anche il pacchetto " en " e quello " en_EN " (ce ne sono vari, scegliete quello che più vi garba, americano, britannico, australiano eccetera... sempre inglese è! )
Deborphan
Questo software lanciato dalla linea di comando vi permettere di rimuovere i pacchetti inutili rimasti appunto "orfani" dopo alcuni processi di installazione/disinstallazione. Per installarlo basta il solito:
sudo apt-get install deborphan
per fargli fare il suo sporco lavoro:
apt-get purge `deborphan`
I due caratteri prima e dopo la dicitura deborphan non sono semplici apostrofi. Se non volete sbagliare copiate ed incollate questo comando nel terminale. Per scriver quel carattere bisogna premere AltGr assieme al tasto per l'apostrofo.
E per finire, pochi comandi dal terminale per eliminare i pochi sopravvissuti!
Per pulire la cache di apt-get:
sudo apt-get clean
Per visualizzare i pacchetti non utilizzati:
sudo apt-get purge
Per poi rimuovere i suddetti pacchetti:
sudo apt-get autoremove
Per pulire i programmi non più installati
sudo apt-get autoclean
PS sulle vecchie versioni di Ubuntu si consigliavano anche questi due operazioni, che tuttavia ora risultano non più consigliate:
Abilitare il prelinking
Seguendo la guida citata in precedenza dovreste a vere già dato nel terminale il comando:
sudo apt-get install prelink
Bene, ora sempre da terminale andiamo a modificare il file seguente
sudo leafpad /etc/default/prelink
Attenzione! Se state usando Lubuntu o Xubuntu il comando è corretto, nel caso di Ubuntu dovrete scrivere "gedit" al posto di "leafpad". Nel file che vi si aprirà dovrete cercare la riga
prelinking=unknown
e cambiarla con la dicitura
prelinking=yes
poi salvate le modifiche effettuate e chiudete il file e il terminale.
Abilitando il prelinking si dovrebbe notare un miglioramento delle prestazioni in termini di diminuzione dei tempi d'avvio delle applicazioni. Se questo non dovesse verificarsi o se qualcosa dovesse andare storto, questi sono i comandi per disabilitare e disinstallare prelink.
sudo prelink -ua
sudo apt-get purge prelink
Preload
Preload è un demone che si lavora automaticamente e si avvia ad ogni avvio di Ubuntu, il suo compito è prevedere i comandi che l'utente darà in basa ad un'analisi meticolosa dei dati in suo possesso, in modo tale che i comandi stessi vengano eseguiti più velocemente, specie quelli usati più spesso. Essendo un programma ad avvio automatico esso rallenta l'avvio di Ubuntu, però in modo del tutto impercettibile nella maggior parte dei calcolatori. Per installare Preload:
sudo apt-get install preload
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